La vita intrecciata all’opera – l’una e l’altra smisurate come il cielo – di Tolstoj. «La sensazione più seducente, leggendo il libro, è quella di assistere al lavoro di un orafo, di un maestro orologiaio, che nel suo laboratorio silenzioso smonta e rimonta, per la nostra gioia, meccanismi complicati, ingranaggi delicatissimi, senza mai smarrirsi fra le mille rotelle e senza mai disperdere l’incanto immenso che da quelle macchine promana.
Dodicesima dei tredici figli di Lev Tolstoj, Aleksandra L’vovna Tolstaja è stata segretaria e collaboratrice del padre nei suoi ultimi anni, nonché sua esecutrice letteraria. Fedele agli ideali paterni, organizza cliniche e dirige scuole tolstoiane, ma nel 1929 deve lasciare la Russia, dopo diversi arresti e una pena detentiva perché accusata di attività controrivoluzionarie. Nel 1931 si stabilisce negli Stati Uniti, dove istituisce la Tolstoy Foundation, impegnata nel sostegno dei rifugiati, e tiene numerose conferenze in scuole, università e club contro tutte le forme di violazione dei diritti umani.Sotto: Aleksandra L’vovna Tolstaja con il padre Lev Tolstoj.