Dall'ira di Achille ai funerali di Ettore: in cinquantun giorni si snoda la vicenda raccontata nell'"Iliade", il primo e il più famoso poema epico dell'umanità. L'"Iliade" è la celebrazione, proiettata in un passato di smisurata e perduta grandezza, di eroi, battaglie, imprese valorose. Ma è anche il poema dell'eterna problematicità e contraddittorietà dell'uomo, il poema in cui gli stessi eroi che compiono gesta che saranno cantate nei secoli sanno di essere destinati a una sorte dolorosa cui non possono sfuggire, in cui gloria e morte sono uniti in un nodo inestricabile.
Nel 1200 a.C. una città d'oro si ergeva all'ingresso dello stretto dei Dardanelli, tra l'ambra dei campi di grano, in bella vista su una pericolosa linea di sangue che divideva due imperi rivali. Troia la ventosa sorgeva proprio lì, sull'unico punto di passaggio tra il mar Egeo e il mar Nero. Quella posizione strategica era tutta la sua ricchezza e tutta la sua sciagura. Con il passo del romanzo, Barry Strauss racconta il conflitto più famoso della storia, la guerra immortale che ci accompagna da sempre.